Cos'è appendix probi?

L'Appendix Probi è un'appendice a un manoscritto del IV secolo d.C. attribuito al grammatico Probo, contenente una lista di "errori" linguistici comuni nell'uso del latino volgare, con la correzione considerata corretta nel latino classico. Non si tratta di un'opera di Probo in sé, ma di un'aggiunta successiva.

Il suo valore risiede nel fatto che fornisce una preziosa finestra sulla transizione dal latino classico al latino volgare, e di conseguenza, allo sviluppo delle lingue romanze. L'elenco contrappone forme errate, tipiche del parlato, a forme considerate corrette.

L'Appendix Probi elenca circa 227 esempi, organizzati in coppie "forma sbagliata - forma giusta". Ecco alcuni esempi significativi, che illustrano tendenze linguistiche importanti:

  • Affermazione dell'accusativo al posto del nominativo: Questo suggerisce la graduale perdita del sistema dei casi e l'uso generalizzato dell'accusativo. Esempio: arbor non arbos

  • Semplificazione delle geminate: Si osserva la tendenza a ridurre le consonanti doppie a singole. Esempio: gutta non gutta

  • Confusione di vocali: La confusione tra vocali brevi e lunghe, in particolare e ed i, e o e u, indica cambiamenti nella pronuncia. Esempio: vinea non vinia

  • Aggiunta o soppressione di aspirazioni: L'aggiunta o la rimozione di aspirazioni, come la h, è un altro tratto caratteristico del latino volgare. Esempio: ansa non asa

  • Metafonesi e altri fenomeni fonetici: Alcuni esempi suggeriscono l'influenza di fenomeni fonetici che avranno un ruolo nello sviluppo delle lingue romanze. Esempio: auris non oricla che mostra lo sviluppo di oricla (orecchio) in diverse lingue romanze.

Lo studio dell'Appendix Probi è quindi fondamentale per comprendere l'evoluzione del latino e la nascita delle lingue romanze. Fornisce prove concrete dei cambiamenti linguistici in atto durante il periodo di transizione tra l'antichità e il Medioevo.